L’avvicinarsi della festività, per l’anziano che vive in Residenza Protetta o Sanitaria, spesso è un periodo malinconico e tristemente nostalgico: tutti i riti famigliari, dal preparare il pranzo festivo, al ricevere e portare auguri, al partecipare alle funzioni religiose, non è più una scelta attiva, le persone care sono sporadicamente presenti, tanti affetti persi negli anni …
È forte la tentazione di isolarsi e non godersi neanche quello che ancora può dare gioia e serenità.
Per questi motivi l’animazione è particolarmente vivace e ricca di iniziative in questi momenti dell’anno.
Non si possono più fare i ravioli? Si può però ricordarne la ricetta, raccontarla magari mentre si taglia e si cuce per creare dei sacchettini profumati per gli armadi.
Non si può andare a teatro o al cinema? Si può restare comodamente seduti in salone ad ascoltare il coro e la fisarmonica degli Allegri Cantauserini.
Non si può assistere alla veglia di Pasqua? Si può celebrare la messa in struttura con il parroco e partecipare a nuovi riti come la cerimonia di consegna del “Grano di fraternità” in Duomo.
Quest’ultima iniziativa, già consolidata da diversi anni, ha coinvolto anche la Residenza Bagnasco e mercoledì 17 maggio, ci siamo recati in Duomo con l’aiuto di alcuni volontari, insieme a numerosissimi bambini, alla RP Santuario, a mons. Vescovo e rappresentanti di altre confessioni religiose, alla dr.ssa Lorena Rambaudi di Opere Sociali Servizi e alla Sindaco Ilaria Caprioglio per portare il grano coltivato, in una preziosa occasione di incontro all’insegna della Pace.