Questo mese di novembre abbiamo deciso di proporre l’attività musicale denominata “Canzoniere”, con l’intenzione di coinvolgere tutti i ospiti della RP Santuario nell’ascolto e il canto di quelle canzoni “del cuore” ovvero quelle che ognuno di loro collega a ricordi della giovinezza o semplicemente di cui ricorda “come fa il ritornello” e che ha piacere di cantare accompagnata alla chitarra dall’animatrice Adelia Marenco che è recentemente subentrata al collega musicista Lucio Lamera.
L’obiettivo è la creazione di una raccolta di canzoni classiche della tradizione popolare italiana e in generale tutte quelle che rappresentino, per gli ospiti della residenza, un ricordo della giovinezza passata e dei momenti felici.
E per questo che ogni martedì la musica arriva al Santuario per portare allegria al cuore degli anziani. La prima cosa che abbiamo fatto è intervistare alcune delle nostre nonne per sapere che canzone ricordavano.
Grazie a Dio, e alla tecnologia, con l’internet e con il telefonino, possiamo avere tutta la musica che vogliamo. Con un piccolo speaker abbiamo cominciato ad ascoltare la prima canzone. Con aiuto di tutti, che sono gentili, abbiamo scoperto che la musica di ieri è ancora bella, e dunque qui dove siamo, serve per trasportare il corpo e l’anima ad un altro tempo. Allora la musica è diventata un viaggio nei ricordi della loro giovinezza.
Ed è così che molti dei partecipanti hanno cominciato a chiedere di ascoltare autori di un tempo “Natalino Otto, Quartetto Cetra, Orietta Berti, Jula De Palma, Achille Togliani, Nicola Arigliano,…) mentre altri la volta successiva si sono presentati con foglietti densi di testi e titoli di delle canzoni che hanno rappresentato per loro i momenti più importanti della vita, e a traverso le loro richieste abbiamo incominciato a scoprire tanti autori e canzoni di tutta l’Italia.
A cominciare da quelle dedicate alle nostre belle città “Firenze stanotte sei bella, Marechaiaro” cantando insieme “.. Oh mia bella madonnina…Roma non far la stupida stasera..Ma se ghe pensu…”, fino ad un travolgente Grazie dei fior, nella versione sanremese di Nilla Pizzi del 1951 e “Il Tango delle Capinere” cantato da tutti a squarciagola e con qualcuno che ricordava il giorno in cui l’aveva cantata.
L’attività ha coinvolto complessivamente circa una cinquantina di ospiti sia del primo che del secondo piano della struttura ed è divenuta utile anche in occasione di feste di compleanno e altri momenti ricreativi. Si amplierà anche in occasione delle festività natalizie includendo alcuni tra i brani più famosi della tradizione musicale italiana e straniera.